mercoledì 18 febbraio 2009

Spazio Monti

Nasce Spazio Monti il primo periodico free press di cultura, informazione e intrattenimento dedicato ad uno dei Rioni più caratteristici di Roma. Edito mensilmente in formato tabloid su carta patinata lucida, avrà cadenza mensile e sarà stampato in oltre duemila copie che saranno tutte interamente distribuite a Monti e nei quartieri limitrofi.

Il nuovo periodico nasce con la volontà di dare risalto alla forte dinamismo del quartiere che negli ultimi anni ha riacquistato il suo fascino non solo fra i turisti, ma anche fra i romani, tornati per apprezzare i suoi locali e la vita notturna, ma soprattutto per respirare e conoscere le nuove tendenze che qui nascono e prendono il via per poi diffondersi nella città.

Come Covent Garden a Londra, Montmartre a Parigi e Greenwich Village a New York, vera avantgarde cittadina, il Rione Monti rappresenta, più di altri quartieri storici della Capitale troppo orientati al turismo e snaturati della propria unicità, il punto di ritrovo di importanti artisti così come numerosi piccoli laboratori artigianali coinvolti nel mondo della moda, della cultura, dello spettacolo e della gastronomia ed intrattenimento.

Spazio Monti ha l'ambizione di dare una voce a tutti i protagonisti del quartiere senza vincoli e senza limiti, per promuoverne la sua immagine e le sue peculiarità nella città ai romani e ai turisti in visita.

Spazio Monti sarà editato dal Gruppo Peroni Race Srl, già editore di affermati free press nel mondo delle competizioni automobilistiche come Zona Rossa e Gruppo Peroni Magazine, della prima webtv gratuita dedicata al mondo dei motori myRace.tv e titolare dei diritti per l'Italia della prestigiosa rivista internazionale Roadbook Magazine.

Il quartiere più antico di Roma

Il primo dei rioni di Roma è Monti, chiamato così perché una volta comprendeva i colli Esquilino, Viminale, parte del Quirinale e del Celio. E' il quartiere più antico di Roma, e vi si trovano testimonianze dell'epoca romana, medioevale, rinascimentale, barocca, una successione di stili che copre 2500 anni di storia.

L'aspetto attuale dell'area più significativa del rione Monti presenta strette strade quasi mai in pianura, che incidono il tessuto urbano composto da alti palazzi di varie epoche, edifici dagli intonaci usurati dal tempo e anneriti dallo smog, dove si aprono le botteghe artigiane, i locali notturni, le gallerie d'arte: è l' antica Svbvra romana, oggi Suburra (il nome significherebbe "zona abitata sotto la città", ed è proprio l'impressione che si ricava scendendo in Piazza della Suburra dalle scale di Via Cavour, in prossimità della fermata metropolitana della linea B, o salendo in San Pietro in Vincoli dalle scale della Salita dei Borgia, ma anche scendendo da Via Nazionale per Via dei Serpenti o Via del Boschetto… ).

Questo scendere e salire suggerisce una visita del Rione a piedi, mezzo privilegiato per vivere e rivivere le suggestioni di una delle più affascinanti zone della Capitale e apprezzarne le testimonianze archeologiche, che vanno dal Colosseo al Ludus Magnus - la palestra dei gladiator i- alla Domus Aurea, le terme di Traiano, i fori degli imperatori Augusto, Nerva e Traiano con gli adiacenti Mercati, tratti delle mura Serviane e Aureliane (con la porta Asinaria), le terme di Tito, i resti dell' acquedotto Claudio, San Pietro in Vincoli con il Mosè di Michelangelo, Santa Francesca Romana, il Palazzo Pontificio, l'Obelisco Egizio, la Santa Sanctorum, la Scala Santa, la basilica di S. Giovanni in Laterano, la chiesa di S. Clemente, S. Martino ai Monti, la Basilica di S. Maria Maggiore, le memorie medievali come il triclinio Leoniano, il Battistero Lateranense, S. Stefano Rotondo, la torre dei Conti, la casa dei Cavalieri di Rodi, S. Prassede, le torri dei Capocci e alcuni capolavori del barocco romano come le chiese di S. Andrea al Quirinale e di S. Carlino alle Quattro Fontane…

La Svbvra entra a far parte dell'area urbana della Roma Antica quando il re di origine etrusca Servio Tullio la sceglie per la propria residenza. E' la zona più autentica e popolare dell'Urbe, il luogo delle contraddizioni sociali e umane della capitale dell' Impero, affollatissima, sporca, rumorosa e soprattutto pericolosa, anche a causa dei numerosi incendi e crolli che coinvolgono le insulae, edifici alti fino a cinque piani dove un numero illimitato di famiglie plebee vive ammassato in appartamenti in affitto, nel chiasso di rumori e colori. Sostanziali mutamenti avvengono solo sotto Sisto V (1585/1590), che realizza l' acquedotto Felice, traccia via Panisperna e sistema via dei Serpenti. Nella Subura si trovavano - e qualche traccia la si trova ancora oggi - i bordelli più malfamati, le bettole e le locande più insicure. Anche Giulio Cesare vide i natali nella Svbvra, e secondo la tradizione vi si recava Nerone travestito per saggiare gli umori del popolo, e Messalina, in incognito, alla ricerca di trasgressione.

“Sebbene caratterizzato da una popolazione inquieta e popolare, la zona della Suburra venne inclusa nella regio IV Templum Pacis - il cui confine settentrionale coincideva con l'antico Clivus Suburanus (attuale Via dei Selci) - nel momento in cui Cesare Augusto, (nel 29 a.C nominato dal Senato Imperatore), si dedicò alla ristrutturazione urbanistica della città che ordinò in quattordici regioni. Il Clivus Suburanus costituiva una diramazione del cosiddetto Argiletum: una lunga via che dopo aver percorso la Valle Suburana, presso la sommità del Cispius (costituente insieme al Fagutal e l'Oppius il colle Esquilino), si divideva appunto nel Vicus Patricius (attuale via Urbana) e Clivus Suburanus. L'antico tracciato dell'Argiletum è ancor oggi individuabile nella via principale della zona, via Madonna dei Monti, lungo la quale si dispongono senza soluzione di continuità, case medievali, abitazioni secentesche e palazzetti del Settecento, dimore ancor oggi di una popolazione orgogliosa di risiedere nel primo rione di Roma e che conserva “nel linguaggio, nelle abitudini, nei modi e nei mestieri i valori di una Roma ancora cittadina”.

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